In sintesi la domanda è :
com’è possibile che una exotropia presenti una diplopia omonima?
Risposta :
Non è la prima volta che mi viene fatta notare questa cosa.
Se dovessi operare una paziente del genere chiaramente devo valutare se una volta compensato lo strabismo con prismi, allora come si comporta.
Ma in una paziente con una exotropia consecutiva del genere non vado a valutare tramite test dissocianti. Metto il prisma e valuto se spontaneamente vede doppio.
Ciò che accade durante l’esecuzione di questi test dissocianti è un fenomeno non proprio chiaro.
Il sospetto che sia un esame poco attendibile, risulta chiaro. Una exotropia con un angolo così grande non presenta una diplopia omonima.
La spiegazione probabilmente risiede nel concetto di dominanza oculare e scotoma di soppressione.
Molto più attendibile l’esito del test dei vetri striati di Bagolini in quanto meno dissociante.
Personalmente in questi casi consiglio di non eseguire altri test, eccetto il test Bagolini.