I movimenti oculari e il loro ruolo nell'apprendimento della lettura
- Three Dom
- 19 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Autore: Sara Toma, Ortottista
Target: Casuale - Neofita
Tempo di lettura stimato: 2 minuti
Introduzione:
Per imparare a leggere e scrivere, i bambini devono innanzitutto sviluppare la capacità di riconoscere e interpretare i segni grafici, successivamente comprendere le sillabe e, infine, le frasi nel loro significato complessivo.
Una visione corretta è fondamentale per supportare il bambino durante l'apprendimento della lettura e della scrittura.
Non è sufficiente avere un’acutezza visiva di 10/10, è necessario che il sistema visivo sia adeguatamente sviluppato e funzionale.
Quali sono i movimenti oculari impiegati durante la lettura?
La scansione visiva di un testo scritto avviene attraverso l’esecuzione di movimenti oculari saccadici alternati a movimenti di inseguimento lento, in seguito denominati come “Fissazioni”.
Nel corso delle fissazioni il bambino acquisisce ed elabora le parole osservate; i movimenti saccadici permettono invece la graduale scansione dell’intero testo.
I movimenti saccadici sono movimenti estremamente rapidi che permettono di spostare lo sguardo da un punto periferico del campo visivo, a quello di interesse.
Un esempio di saccadi sono quei movimenti con i quali spostiamo lo sguardo da una parola all’altra durante la lettura del testo.
Le saccadi possono essere controllate in maniera volontaria, quando siamo noi a decidere quando e dove spostare lo sguardo, oppure possono essere generate in maniera riflessa o involontaria, in risposta a uno stimolo improvviso, come, per esempio, quando qualcosa compare nella periferia del nostro campo visivo attirando la nostra attenzione e il nostro sguardo.
Lo scopo principale del sistema oculomotore consiste dunque di portare sulla fovea l’oggetto di interesse, e di mantenerlo su di essa per il tempo necessario affinché possa essere osservato nei minimi dettagli.
Nella lettura i movimenti saccadici sono di tre tipi: progressivi, regressivi e di ritorno.
I movimenti progressivi vanno da sinistra a destra, i movimenti regressivi vanno da destra a sinistra e i movimenti di ritorno sono quei movimenti saccadici che si compiono al termine della riga per passare a quella successiva.
Oltre ai movimenti saccadici e alle fissazioni, gli occhi nella lettura utilizzano le vergenze fusionali che consentono un preciso e lieve movimento allineamento degli assi visivi su un unico punto del testo, che verrà percepito singolo e nitido.
Oltre a queste competenze, per l'apprendimento della lettura sono indispensabili sia buone abilità uditive-fonologiche, sia adeguate capacità visuo-percettive, strettamente legate all'attenzione visiva spaziale.
Quest'ultima è fondamentale per l'esecuzione efficace dei movimenti oculari e consiste nella capacità di focalizzarsi su stimoli specifici all'interno di un ambiente visivo.
Conclusione:
Un bambino con difficoltà di lettura necessita di un approccio diagnostico multidisciplinare per individuare e comprendere l'origine delle sue difficoltà.
Questo tipo di valutazione coinvolge professionisti di diversi ambiti, come ortottisti, logopedisti, psicologi e neuropsichiatri infantili, al fine di esaminare tutti gli aspetti che possono influenzare il processo di lettura.
È fondamentale valutare non solo le capacità cognitive e linguistiche, ma anche le funzioni visive e percettive, come la coordinazione occhio-mano, i movimenti oculari e l'attenzione visiva.
Un'analisi completa permette di pianificare interventi mirati e personalizzati, essenziali per supportare il bambino nel suo percorso di apprendimento.







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