top of page

I movimenti oculari e il loro ruolo nell'apprendimento della lettura

Autore: Sara Toma, Ortottista

Target: Casuale - Neofita

Tempo di lettura stimato:  2 minuti

 

Introduzione:

Per imparare a leggere e scrivere, i bambini devono innanzitutto sviluppare la capacità di riconoscere e interpretare i segni grafici, successivamente comprendere le sillabe e, infine, le frasi nel loro significato complessivo.

Una visione corretta è fondamentale per supportare il bambino durante l'apprendimento della lettura e della scrittura.

Non è sufficiente avere un’acutezza visiva di 10/10, è necessario che il sistema visivo sia adeguatamente sviluppato e funzionale.

 

Quali sono i movimenti oculari impiegati durante la lettura?

La scansione visiva di un testo scritto avviene attraverso l’esecuzione di movimenti oculari saccadici alternati a movimenti di inseguimento lento, in seguito denominati come “Fissazioni”.

Nel corso delle fissazioni il bambino acquisisce ed elabora le parole osservate; i movimenti saccadici permettono invece la graduale scansione dell’intero testo.

I movimenti saccadici sono movimenti estremamente rapidi che permettono di spostare lo sguardo da un punto periferico del campo visivo, a quello di interesse.

Un esempio di saccadi sono quei movimenti con i quali spostiamo lo sguardo da una parola all’altra durante la lettura del testo.

Le saccadi possono essere controllate in maniera volontaria, quando siamo noi a decidere quando e dove spostare lo sguardo, oppure possono essere generate in maniera riflessa o involontaria, in risposta a uno stimolo improvviso, come, per esempio, quando qualcosa compare nella periferia del nostro campo visivo attirando la nostra attenzione e il nostro sguardo.

Lo scopo principale del sistema oculomotore consiste dunque di portare sulla fovea l’oggetto di interesse, e di mantenerlo su di essa per il tempo necessario affinché possa essere osservato nei minimi dettagli.

Nella lettura i movimenti saccadici sono di tre tipi: progressivi, regressivi e di ritorno.

I movimenti progressivi vanno da sinistra a destra, i movimenti regressivi vanno da destra a sinistra e i movimenti di ritorno sono quei movimenti saccadici che si compiono al termine della riga per passare a quella successiva.

Oltre ai movimenti saccadici e alle fissazioni, gli occhi nella lettura utilizzano le vergenze fusionali che consentono un preciso e lieve movimento allineamento degli assi visivi su un unico punto del testo, che verrà percepito singolo e nitido.

Oltre a queste competenze, per l'apprendimento della lettura sono indispensabili sia buone abilità uditive-fonologiche, sia adeguate capacità visuo-percettive, strettamente legate all'attenzione visiva spaziale.

Quest'ultima è fondamentale per l'esecuzione efficace dei movimenti oculari e consiste nella capacità di focalizzarsi su stimoli specifici all'interno di un ambiente visivo.

 

Conclusione:

Un bambino con difficoltà di lettura necessita di un approccio diagnostico multidisciplinare per individuare e comprendere l'origine delle sue difficoltà.

Questo tipo di valutazione coinvolge professionisti di diversi ambiti, come ortottisti, logopedisti, psicologi e neuropsichiatri infantili, al fine di esaminare tutti gli aspetti che possono influenzare il processo di lettura.

È fondamentale valutare non solo le capacità cognitive e linguistiche, ma anche le funzioni visive e percettive, come la coordinazione occhio-mano, i movimenti oculari e l'attenzione visiva.

Un'analisi completa permette di pianificare interventi mirati e personalizzati, essenziali per supportare il bambino nel suo percorso di apprendimento.



ree

 
 
 

Commenti


bottom of page