top of page

La prevenzione visiva in età adulta: perché non bisogna trascurarla

Autore: Dott. Dylan Vella | Ortottista


La salute visiva è un bene prezioso, eppure spesso diamo per scontato il nostro modo di vedere fino a quando non insorgono sintomi evidenti. In realtà, molte condizioni oculari possono rimanere asintomatiche per anni, progredendo silenziosamente fino a compromettere in modo significativo la qualità della vita.

Per questo motivo è fondamentale non limitarsi a controlli occasionali “solo quando serve”, ma inserire le valutazioni preventive della vista come parte integrante del proprio percorso di salute.


Perché i controlli regolari sono importanti

In età adulta, alcune patologie oculari possono svilupparsi senza dare segnali iniziali evidenti. Tra queste, ricordiamo:

  • Glaucoma: una delle principali cause di cecità irreversibile, spesso privo di sintomi fino a stadi avanzati.

  • Degenerazione maculare legata all’età (DMLE): che può iniziare in forma secca senza che la persona si accorga della progressiva riduzione della visione centrale.

  • Retinopatia diabetica: nei pazienti con diabete, i danni alla retina possono comparire anche in assenza di disturbi visivi.

  • Cataratta: spesso avanza gradualmente e ci si abitua al calo visivo senza rendersene conto subito.

Un controllo ortottico e/o oculistico periodico permette di intercettare queste condizioni precocemente, quando è ancora possibile intervenire con trattamenti efficaci e preservare la vista.


Chi deve prestare particolare attenzione

Tutti dovrebbero sottoporsi a valutazioni preventive, ma ci sono categorie di persone che non dovrebbero assolutamente trascurarle:

  • Chi ha familiari con patologie oculari, come glaucoma, DMLE o distacchi di retina.

  • Chi soffre di malattie sistemiche (diabete, ipertensione, malattie autoimmuni).

  • Chi svolge lavori ad alto impegno visivo o che comportano esposizione a schermi e ambienti rischiosi per gli occhi.

  • Chi ha già avuto problemi oculari in passato.

In questi casi, i controlli non sono solo consigliati ma diventano una vera e propria forma di prevenzione personalizzata.


Ogni quanto fare i controlli

In età adulta la frequenza dei controlli visivi varia in base all’età e ai fattori di rischio. In generale, tra i 14 e i 40 anni è sufficiente una visita ogni 4-5 anni se non ci sono problemi, anticipando a controlli annuali in caso di familiarità per patologie oculari, uso di lenti a contatto/occhiale o malattie sistemiche come il diabete. Dai 40 anni in poi è consigliato un controllo ogni 2 anni, anche in assenza di sintomi, mentre oltre i 60 anni la visita oculistica dovrebbe diventare annuale, così da intercettare precocemente patologie tipiche dell’invecchiamento come cataratta, glaucoma o degenerazione maculare. In presenza di fattori di rischio o sintomi visivi, la frequenza va sempre intensificata secondo indicazione dello specialista.


Conclusione

La prevenzione visiva in età adulta non è un lusso, ma un investimento sulla qualità della vita futura. Vedere bene significa vivere meglio, e prendersi cura dei propri occhi con controlli regolari significa proteggere autonomia, sicurezza e benessere.

Se in famiglia ci sono persone con patologie oculari, ricordati che una valutazione preventiva può fare la differenza tra intervenire per tempo e accorgersi troppo tardi del problema.


ree


 
 
 

Commenti


bottom of page